Antenna con canna da pesca.

A volte la necessità di avere il maggior materiale possibile nel minor spazio si fa sentire. Ho iniziato a risolvere questo problema portando con me un’ antenna canna da pesca, autocostruita nel mese di gennaio.
La canna utilizzata come supporto è in fibra di vetro della lunghezza di 9 metri, al cimino viene agganciato un cavo da 0,75 mmq lungo circa 7,5m, che funge da radiatore ,il suo diametro non influisce sul guadagno e per i soli 5 watt va più che bene.
Il radiatore è alimentato da un UN-UN con rapporto di 4:1 autocostruito, (in rete si trovano tutte le info immaginabili es: http://www.brunero.it/dci/un_un.html ), che è un sistema di trasformazione sbilanciato-sbilanciato a larga banda, che aiuterà l’accordatore nel suo lavoro. L’un un-un va piazzato alla base dell’antenna e non all’inizio della linea di trasmissione,pena,un accordo del cavo coassiale con conseguente sua irradiazione,e noi,non vogliamo che questo accada HI.
Per avere un buon piano di massa e quindi un angolo di irradiazione più basso,ho messo una ventina di radiali lunghi 1,5 metri, costituiti da semplice cavo da 0,50 mm, disposti a raggiera sul terreno.
Per l’accordo uso un mfj 945 e dalla mia poca esperienza posso dire che si comporta piuttosto bene. Quest’ultima mi ha dato risultati molto buoni in tutte le bande e mi ha permesso addirittura un collegamento serale con l’Australia (collegamento effettuato in 40 metri da Brosso,prov. di TORINO), in modalità bpsk31 e i miei soliti 5 watt.

Da 14 e 3 01 07 S.Elisabetta

Comments are closed.